Gian Piero de Bellis

Un paese di raccattapalle e di azzeccagarbugli

(Gennaio 2008)

 


 

Il quadro indecoroso, a dir poco, offerto dai governi della repubblica, fa spesse volte passare sotto silenzio il fatto che quei governi sono stati votati da milioni di italiani. Purtroppo l’italiano, forse più di altri popoli, dimentica facilmente i propri errori ed ha la brutta abitudine di scaricare sugli altri le proprie colpe.

All’indomani della caduta del fascismo, di fascisti ne erano rimasti davvero pochi mentre prima si contavano a milioni. Al giorno d’oggi molti fanno finta di non ricordarsi di avere votato (e di essersi illusi) per Prodi come molti, dopo i cinque anni di aria fritta del signor Silvio, non si ricordavano di aver votato (e di essersi illusi) per Berlusconi.

Allora, se non cambia il cervello della gente in Italia, il futuro non può essere che una società del tutto putrefatta.
Questo è un paese di raccattapalle ma tutti o quasi si credono Roger Federer e criticano gli altri per come giocano male.
Qui gli avvocaticchi azzeccagarbugli abbondano.

Mentre gli italiani sprofondano nel baratro, vediamo cosa succede altrove:

Cina: Risulta che la maggior parte degli articoli scientifici abbiano come autore o co-autore un cinese (che viva o che non viva in Cina). È vero che sono 1 miliardo e trecento milioni ma, pochi anni fa erano ancora sotto Mao a puzzarsi di fame.

India: Risulta che ogni anno l’India prepara centinaia di migliaia di ingegneri. È vero che sono un miliardo ma quando io ero alle elementari si faceva la colletta per la fame in India.

Allora le cose cambiano, i muri crollano, le vecchie potenze sprofondano e l’Italia, questa italietta si ritrova popolata da una massa di imbambolati che ancora stanno a battibeccare su destra e sinistra.
È proprio vero: scuola di stato, cervello spappolato.

Gli italiani mi ricordano quel film in cui uno faceva l’atto di bussare sulla fronte di un altro e chiedeva: C’è qualcuno? C’è qualcosa?
Nella testa della stragrande maggioranza degli italiani c’è il vuoto assoluto (per non dire di peggio) che essi riempiono con un mare di recriminazioni e di lamentele.

Non che non ci siano ragioni per esplodere dalla rabbia. Ma, quando quelli che si arrabbiano sono gli stessi che per decenni hanno continuato a votare per ladri e furfanti, le recriminazioni mi puzzano di marcio.

Il potere si regge sulle vostre convinzioni idiote, altrimenti crollerebbe da un momento all’altro come è crollato il muro di Berlino.
Allora, svegliatevi e incominciate ad agire.

Non è mai troppo presto mentre, talvolta, può essere troppo tardi.

 

 


[Home] [Top] [Sussurri & Grida]