Gian Piero de Bellis
Milano, capitale merdale d'Italia
(Febbraio 2007)
Sono passati gli anni.
I miglioramenti tecnologici hanno permesso, in linea generale, di migliorare la condizione economica delle persone e la dotazione di servizi dell’ambiente urbano.
Le città europee, come München, Lyon e Barcelona, che assomigliavano a Milano in quanto centri urbani attivi e dinamici, sono state trasformate e migliorate in maniera notevole.
E a Milano?
Nulla di tutto ciò!
Milano è oramai simile a un cesso lurido che emana un’aria fetida.
Traffico, rumore, inquinamento: sono questi i tratti distintivi della Milano del XXI secolo.
Le facciate di moltissime case danno una vivida sensazione di sporco, di fuligginoso. Immagino siano così anche i polmoni di molti bambini, con le vie respiratorie bloccate da un catarro cronico.
A Milano, una volta capitale industriale d’Italia, l’impiego statale (Regione, Provincia, Comune) ha oramai rimpiazzato l’attività produttiva.
Milano è lo specchio di un paese disastrato.
Suscita un rigetto istintivo, una fuga spontanea per salvarsi dal fetore e dal rumore.
Per questo è tempo di proclamare Milano “Capitale Merdale” d’Italia.
Chissà, forse andrebbe ribattezzata Merdano.
Insomma, una città in via di degrado in un paese in via di decadimento.
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