Gian Piero de Bellis

Potenti della terra o impotenti terra terra?

(Luglio 2009)

 


 

Su alcuni blogs che stimo parecchio si stanno facendo di recente interventi sul (= contro il) nuovo ordine mondiale che i cosiddetti potenti della terra stanno disegnando nelle loro riunioni (G8, G13, e così via).

Essendo un individualista convinto, qualsiasi idea di “ordine” imposto dall’alto e da altri (il loro ordine) mi risulta indigesto, per cui non posso che condividere le intenzioni contenute in tali interventi.

Ma, dopo un attimo, emerge nel mio cervello l’impressione che gente che non è nemmeno capace di organizzare la raccolta dei rifiuti (differenziata o indifferenziata) sarebbero poi gli stessi capaci di elaborare e imporre un nuovo “ordine” mondiale.

Ma fatemi il piacere!

Questi è già tanto se riescono a organizzare le loro festicciole utilizzando tutto l’apparato dello stato (e degli stati). Non diamo a un gruppo di mentecatti una capacità che essi non hanno minimamente.

Bene ha fatto il blogger Felice Capretta a ridicolizzare le loro decisioni a livello planetario quando afferma:

“Molto da ridere ci sarebbe anche sull'iniziativa ambientale del G8: tagliare le emissioni di co2 del 50%-80% entro il 2050.

Ma certo!

Anzi, perché non tagliarle del 1000% entro l'anno 3000?

Oppure del 10000% entro l'anno 10000?” (http://informazionescorretta.blogspot.com/)

In tempi abbastanza recenti un finanziere, George Soros, mise in crisi la Banca d’Inghilterra speculando sulla sterlina. Può darsi che tra qualche mese la cosa si ripeta a danno del dollaro e di altre monete. A quel punto anche i bambini incominceranno a capire e a gettare le monetine ai cosiddetti grandi dai piedi d’argilla.

È chiaro che gli uomini di stato hanno il potere di rendere la vita degli individui liberi “miserabile, orrenda, brutale e breve” (Thomas Hobbes) ma occorre spiegare come mai questo avvenga.

Non sono essi che hanno il potere, siamo noi stessi, o la maggioranza di noi, o la minoranza vocifera (i giornalisti, gli insegnanti, i sindacalisti, ecc.) che attribuisce loro il potere, sperando poi di ricavarne anch’essi qualche beneficio. Senza questo apparato di manipolazione e di auto-manipolazione il potere dei cosiddetti padroni del mondo sarebbe come la farina: doppio zero.

Se così stanno le cose se ne ricava che la maggior parte delle persone, tutt’altro che succubi del potere, vivono in una condizione di servitù volontaria. Anche quelli che strepitano contro il governo, non pensano e non vogliono altro che sostituirlo con un altro governo, cioè con idioti e imbroglioni che provengono da un’altra cricca. Per cui il problema vero non riguarda la servitù volontaria ma il fatto che i servi trascinano e tengono in questa servitù anche coloro che non vorrebbero essere sudditi. Essi sono come una massa che blocca le porte e non permette a nessuno di uscire dalla sala. È per questo che la democrazia maggioritaria è davvero il peggiore sistema che ci sia. Infatti è un maledetto subdolo imbroglio che avviluppa la mente dei creduloni (che sono a milioni).

 

In sostanza, ritornando al discorso del nuovo ordine mondiale tanto paventato, qui siamo ancora alle botteghe nazionali (altro che globalismo) con alcuni mariuoli del tutto incompetenti che si danno le arie di poter gestire il mondo. Se li prendessimo a pernacchie e a sberleffi mentre continuiamo a organizzare le nostre reti di relazioni, scambi e progetti a livello mondiale, forse non sarebbe una cattiva cosa. A un certo punto, se ci sappiamo davvero fare, vedremo i muri scomparire e i “potenti” supplicare una parola buona nei loro riguardi; allora, dal momento che non siamo gretti e vendicativi, gli raccomanderemo una badante che abbia cura dei loro ultimi rantoli.

 

 


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