Gian Piero de Bellis

Democrazia rappresentativa: dramma, farsa, beffa

(Novembre 2006)

 


 

La democrazia rappresentativa (= statocrazia) può essere caratterizzata, soprattutto in Italia, con tre sostantivi: dramma, farsa, beffa.

Vediamo di chiarire perché.

È un dramma perché votare per eleggere i propri padroni è masochismo al cubo. È come pagare per ingurgitare un cibo immangiabile o per ricevere martellate sulle dita.

È una farsa perché non si riesce neanche in tale intento (eleggere i propri padroni) quando risulta vincente il leader del partito avverso.

È una beffa in quanto, anche se il proprio leader viene eletto, il programma della propria coalizione è straordinariamente simile a quello dell'opposizione e, sostanzialmente, l’uno e l’altro sono aria fritta, promesse che verranno disattese alla prima occasione e ripetutamente nel corso di tutto il periodo di occupazione del potere.

A questo punto, ritengo interessante porre la seguente domanda:

Quante martellate sulle gengive dovranno ricevere gli italiani prima di capire che la democrazia rappresentativa è un sistema di governo da ancien régime ed è un colossale imbroglio per cui è necessario passare ad altri modi (più umani ed efficienti) di organizzazione sociale?

Risposta personale: Probabilmente moltissime, incluse un numero considerevole di martellate sulla testa fino a quando avranno il cervello spappolato ed altri popoli, o altre generazioni, emergeranno per cambiare radicalmente la situazione.

A questi italiani, che non hanno capito niente e che dubito capiranno mai qualcosa, dedico una poesiola.

 

Poesia

Dedicata agli italiani
Che non hanno mai lottato
Che han subito dalla vita
Tutto quel che gli è arrivato

A voi popolo di servi
Che non hanno la memoria
A voi feccia della vita
A voi merda della storia
È ora il tempo di iniziare
A pensare ed a lottare
Contro tutti i padroni
Contro chi vi vuole male

In quest’italia di corrotti
Di magnaccia truffaldini
Di politici rapaci
Di briganti ed assassini

Date un senso alla vita
Risvegliatevi finalmente
Il potere non è forte
È soltanto opprimente

E se voi da muti e ciechi
Riprendete la parola
E osservate attentamente
Tutto il corso della storia

Voi vedrete in un baleno
Che il potere non ha corpo
È soltanto nel cervello
Di chi è già dentro morto

Risvegliatevi pertanto
Risvegliatevi  … in fretta
Che la vita corre e vola
E la morte e là … vi aspetta

E se quando arriverà
Vi scoprirà col fiato corto
La colpa è tutta e solo
di chi vive ma è già ... MORTO.

 

 


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